Con gli onori ai caduti e la deposizione di corone d’alloro al Cippo d’ingresso del parco del Bosco Romagno di Cividale del Friuli, in provincia di Udine, domenica 27 giugno sono stati ricordati i partigiani della Brigata Osoppo fatti prigionieri alle malghe di Porzûs, nel febbraio 1945, e lì uccisi nei giorni successivi.
La cerimonia, promossa dall’Associazione Partigiani Osoppo-Friuli, in collaborazione con il Comune di Cividale del Friuli, si è tenuta in occasione del 76° anniversario dei funerali degli osovani, celebrati il 21 giugno 1945 a Cividale.
Tra i vari interventi che hanno scandito la Cerimonia, spiccano le parole della MOVM Paola Del Din, che ha insistito sull’importanza della libertà e della sua attenta salvaguardia, mentre il sottosegretario alla Difesa, on. Giorgio Mulè, ha sottolineato come questa sia “una delle pagine più buie del Friuli Venezia Giulia e dell’Italia. È necessario trasmettere il senso dell’importanza della vita per evocare le motivazioni profonde che hanno alimentato la rinascita del nostro popolo e che sono alla base della Costituzione. Il Paese guarda all’Associazione Osoppo con riconoscenza, perché avete tramandato la storia di un sacrificio”.
Il presidente dell’Apo, Roberto Volpetti, ha infine ricordato come i patrioti siano stati “rapiti e trucidati in un tragico crescendo di crudeltà e barbarie. È bello vedere che non siamo più i soli a ricordarli: il silenzio è stato rotto e la storia di questi martiri è diventata patrimonio di tutta la nazione. La Regione Friuli ci ha affidato il compito di valorizzare il monumento nazionale della Malghe di Porzûs, che gestiremo nell’interesse di tutti. La mia aspirazione è quella di poter issare, accanto alla bandiera dell’Italia, qui e a Porzûs, anche quella dell’Europa”.
“La mia proposta – ha concluso il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin – è di aggiungere anche quella del Friuli, perché sono proprio i valori espressi da queste genti a consentirci di guardare con fiducia al progresso e alle nuove generazioni”.