A ricordo del Milite Ignoto

La mattina di venerdì 29 ottobre, si è svolta ad Aquileia la Cerimonia che ha ricordato il centenario della partenza dell’urna che conteneva la salma del Milite Ignoto. Infatti il 29 ottobre del 1921, mosse dalla stazione ferroviaria di Aquileia, demolita da molti anni, il convoglio ferroviario che trasportava l’affusto di cannone con sopra la bara del Soldato Ignoto, ricoperta dalla Bandiera tricolore. Lo stesso viaggio è stato riproposto a 100 anni di distanza, con le carrozze ferroviarie d’epoca, la locomotiva a vapore del 1921 e lo stesso vagone che fece il trasporto: il treno è partito dalla Stazione di Cervignano del Friuli con destinazione Gorizia e poi Udine e poi ancora le tante città d’Italia che un secolo fa si strinsero commosse al passaggio del treno. La Cerimonia vera e propria, che ha visto la partecipazione delle autorità civili, militari e religiose, di tanti sindaci della Regione, di rappresentanti di numerose Associazioni combattentistiche e d’arma, fra le quali anche la Federazione Italiana Volontari della Libertà con il proprio medagliere, e l’Associazione Partigiani Osoppo Friuli, si è tenuta quindi nella piazzale della Basilica di Aquileia.

La Cerimonia è iniziata con l’intervento del sindaco di Aquileia, Emanuele Zorino, che ha portato il saluto della comunità: “Cento anni fa – ha detto – Aquileia diventò madre, simbolo di tutte le città italiane che vissero i lutti della Grande Guerra. Un secolo fa ogni famiglia piangeva un proprio caro, ma un secolo fa con il viaggio del Milite Ignoto si creò l’unità della nazione.”

Ha preso poi la parola il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga che ha sottolineato il parallelismo fra due epoche: “Cento anni fa si è visto lo spirito di unità del Paese e la riconoscenza verso le persone che si erano sacrificate. Oggi non volgiamo lo sguardo solo per ricordare e onorare la memoria, ma dobbiamo recuperare da quel passato il significato di essere uniti. Un’unità necessaria per affrontare le sfide che stiamo vivendo”. È stato quindi il ministro della Difesa Lorenzo Guerini a chiudere i discorsi ufficiali, rivolgendo il saluto a tutti i presenti e ringraziando, oltre alle varie autorità, i sindaci presenti: “So quanto importante è il vostro lavoro quotidiano.” Si è rivolto poi alle scolaresche presenti numerose nella antica piazza antistante alla Basilica: “Siete il futuro del Paese. Queste celebrazioni sono per voi. Il viaggio del Milite Ignoto è stato un momento fondamentale della storia italiana, un viaggio di unificazione del Paese, dopo la tragedia della Prima Guerra Mondiale. Quel viaggio ha formato l’identità del Paese, un viaggio che fu compiuto fra due ali di folla, con una partecipazione popolare rilevantissima e lanci di fiori ad ogni passaggio”. Ha quindi concluso: “Il mio è un invito al silenzio, senza retorica, per una celebrazione che unisca ancora una volta l’Italia e possa darle forza per il futuro”. Le autorità hanno quindi inaugurato il restaurato Cimitero degli Eroi, dove sono sepolti i 10 soldati sconosciuti, che non furono scelti per il Milite Ignoto, ed anche Maria Bergamas, la mamma di un soldato disperso, che scelse l’urna portata a quello che sarebbe diventato da allora l’Altare della Patria, mentre nel cielo di Aquileia le Frecce Tricolori hanno dispiegato per due volte il verde, bianco e rosso del Tricolore.

Nel frattempo è sfilata la teca contenente la Bandiera che avvolse l’urna del Milite Ignoto e che è stata portata a Cervignano del Friuli per essere collocata sul treno storico alla volta di Roma, rifacendo così il viaggio di un secolo fa. È poi seguita la cerimonia di inaugurazione del cantiere per la ricostruzione della piccola stazione ferroviaria di Aquileia, da dove partì il treno che portò il Milite Ignoto all’Altare della Patria a Roma.

Alla conclusione della Cerimonia, vi è stato un breve incontro con il ministro Guerini: il Presidente della Associazione Partigiani Osoppo Friuli Roberto Volpetti ed il Presidente della Regione Massimiliano Fedriga hanno rivolto al Ministro l’invito a presenziare alla Cerimonia commemorativa dell’eccidio delle malghe di Porzus che avrà luogo nel prossimo mese di febbraio. Il Ministro ha assicurato al Presidente Volpetti e al presidente Fedriga la propria presenza. All’incontro erano presenti anche gli onorevoli Debora Serracchiani e Ivano Strizzolo.

Il ministro Guerini e le altre autorità si sono quindi trasferiti alla stazione ferroviaria di Cervignano del Friuli, dove hanno preso posto sul treno storico che è partito poi alla volta di Gorizia e di Udine, ripercorrendo quindi il tragitto di un secolo fa. Alla Stazione di Udine, ad attendere il convoglio erano presenti sulle banchine centinaia di persone. Fra queste il sindaco Pietro Fontanini e decine di associazioni con bandiere e labari. Presente anche la medaglia d’oro Paola Del Din, Presidente emerita della Federazione Italiana Volontari della Libertà, che è stata la prima e l’ultima persona ringraziata dal Ministro. Il treno è poi proseguito in direzione Venezia, fermandosi nelle varie stazioni: Casarsa della Delizia, Pordenone, Fontanafredda, Sacile. Ad ogni tappa, vi è stata una entusiastica partecipazione di autorità e popolazione.