“Sentieri di Libertà” a Chiusa di Pesio

L’Associazione Partigiana Ignazio Vian – Centro culturale don Aldo Benevelli di Cuneo si è ritrovata sabato 24 giugno  2023 alle ore 10.30 per una breve cerimonia di inaugurazione del pannello informativo collocato in località  “Colletto” San Bartolomeo di Chiusa di Pesio. Il pannello ricorda l’attacco nazifascista dell’inverno 1944- 1945 verso Bric Moriondo e Tetti Truna.

La Presidente dell’Associazione Partigiana ha ricordato il dovere di FARE MEMORIA della Resistenza per attualizzarne i Valori di Pace, Giustizia e Uguaglianza . Il Sindaco di Chiusa Pesio e il Presidente del Parco Aree Protette Alpi Marittime hanno portato il saluto delle rispettive amministrazioni.

Il prof. Billò ha letto il testo del Pannello:

Circa un anno dopo la Battaglia di Pasqua sopra Certosa di Pesio, nel febbraio-marzo del 1945 ci furono altri attacchi e contrattacchi di nazisti e brigatisti neri in Valle Pesio, nelle valli vicine e in pianura. Reparti repubblichini delle Divisioni Monte Rosa e Littorio tentarono più volte di risalire in Valle Pesio. Ripetutamente respinti, rastrellarono borgate e casolari e attaccarono nella zona del Colletto. Proprio qui al Colletto furono sorpresi da colpi di mitra e di moschetto  sparati dai due soli uomini allora presenti :Luciano Bergia e un compagno convalescente. Accorsero poi in loro sostengo altri partigiani dai Tetti Mauri dove aveva sede la formazione comandata da Aldo Sacchetti. Ancora giorni drammatici di attacchi per i partigiani e per i civili, ma la Liberazione era ormai prossima.

Un’associata ha dato lettura di una brevissima biografia di Luciano Bergia Partigiano a 17 anni nelle formazioni “R” Rinnovamento. Nato a Busca (CN) il 18 maggio 1926 da una famiglia povera, il papà carrettiere e la mamma che faceva lavori occasionali. Tre dei cinque figli muoiono piccolissimi. Restano Luciano e la sorellina Angela, di 6 anni più giovane.

Il papà di Luciano che aveva rifiutato la tessera del fascismo. In casa c’è sempre poco o nulla da mangiare. Luciano, per aiutare la famiglia, va a lavorare nei campi. A 17 anni consegue la licenza elementare per arruolarsi volontario in Marina. L’8 settembre 1943 lo sorprende a Lucca. Rientra a Busca e con alcuni amici decide di salire in montagna. Tra  partigiani della Valle Pesio prende il nome di battaglia “la Liana” perché alto e magro. Dopo  la Battaglia di Pasqua del 1944 e il ritiro a Carnino in Valle Tanaro, viene dato l’ordine di disperdersi perché una spia aveva tradito i partigiani. Luciano torna a casa ma anche a Busca i partigiani vengono traditi. Luciano scappa da una finestra sul retro ma dimentica sulla mensola del caminetto la rivoltella. La Madre se la nasconde in seno e  tenendo per mano la piccola Angela risponde ai fascisti di non avere più notizie del figlio da tanto tempo. Luciano raggiunge i partigiani nelle Valli Corsaglia e Ellero.

L’iniziativa rientra nel progetto Sentieri di Libertà, opuscolo che riporta i pannelli informativi realizzati per promuovere gli itinerari della Resistenza nelle Valli Pesio ed Ellero, pubblicato  dall’Associazione Partigiana Ignazio Vian, con il sostegno della Federazione Italiana Volontari della Libertà e la collaborazione del Parco Naturale Marguareis, con materiale tratto dall’archivio personale di don Aldo Benevelli di cui ricorrono quest’anno i 100 anni dalla nascita.

Ecco alcune immagini della manifestazione:

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