Sabato 2 marzo 2024, presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC di Cuneo, il giornalista Attilio Bolzoni ha aperto gli incontri 2024 di Resistenze di Oggi – Informare per Resistere organizzate dal Centro culturale don Aldo Benevelli dell’Associazione Partigiana Ignazio Vian di Cuneo, federata alla FIVL.
Attilio Bolzoni ha iniziato la sua attività giornalistica alla fine degli anni Settanta come cronista del quotidiano “L’Ora” di Palermo. Per 40anni ha lavorato a “La Repubblica”, oggi collabora con “Domani”. Autore di grandi inchieste sulla mafia siciliana e sul Mezzogiorno d’Italia, ha firmato reportage dai Balcani a Kabul, dal Magreb a Bagdad. È scrittore, autore di testi teatrali, sceneggiatore di miniserie televisive e regista di documentari sulla libertà di stampa e sulla mattanza dei giornalisti in Messico.
A novembre 2023 è uscito il suo ultimo libro, Controvento. Racconti di frontiera, che raccoglie il meglio degli articoli scritti da Bolzoni nella sua lunga carriera.
Bolzoni, dialogando con Claudia Bergia Presidente del Centro culturale intitolato al partigiano sacerdote, ha raccontato della guerra di mafia con la Palermo dei cento morti ammazzati all’anno (e anche più), la città dei delitti eccellenti: Piersanti Mattarella, Pio La Torre, Carlo Alberto dalla Chiesa, Emanuele Basile. Ha raccontato il Maxiprocesso, i veleni e le polemiche, ma ha parlato anche di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, dei misteri sulle stragi, dei dubbi sulle imposture dell’antimafia con l’inchiesta, a firma dello stesso Bolzoni e di Francesco Viviano, su Antonello Montante, ex presidente di Confindustria Sicilia.
Dalla polvere dei paesi siciliani Bolzoni ha portato il pubblico, che ha affollato lo Spazio Incontri, al di là del mare, raccontando delle paure di Bagdad, l’Afghanistan e Kabul dopo l’attacco alle Torri Gemelle. Ma anche di Sfax, dove i migranti che fuggono da guerre, povertà e fame, cercano disperatamente di raggiungere l’Europa, e della tragedia del naufragio di Lampedusa il 3 ottobre 2013, nel quale morirono 368 persone, donne, bambini e uomini nel disperato tentativo di trovare sicurezza.
Dalle mafie alle guerre con una riflessione sull’importanza della libertà e del diritto a raccontare i dettagli nel panorama di un giornalismo e di una informazione sempre più veloce e approssimativa.
Ad Attilio Bolzoni il Centro Culturale ha consegnato il Riconoscimento don Aldo Benevelli 2024 “per l’impegno civile e professionale nella tenace ricerca della verità”.
Ecco alcune immagini dell’evento: