Storia della Federazione Italiana Volontari della Libertà

Storia della Federazione Italiana Volontari della Libertà

Dopo la scomparsa di Taviani, furono numerosi i presidenti che si successero al vertice della F.I.V.L., a dimostrazione della difficoltà di individuare una figura altrettanto forte ed autorevole: prima Gerardo Agostini, il senatore del Partito Popolare Italiano eletto nell’aprile del 1996, che successe a Taviani e guidò la Federazione fino al 2004, per aderire poi all’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani, costituitasi nel 2006, e staccarsi polemicamente dalla F.I.V.L.. Gli successe la medaglia d’oro al Valor Militare Paola Del Din, dell’Associazione Partigiani Osoppo-Friuli, che resse la Federazione fino al 2008, quando il Consiglio Federale scelse alla presidenza Ermes Gatti, delle Fiamme Verdi di Brescia, ed alla vicepresidenza il ligure Lelio Speranza e Guido De Carli, del Raggruppamento Alfredo Di Dio di Busto Arsizio; quest’ultimo subentrò alla guida della F.I.V.L. dopo la scomparsa di Gatti, avvenuta a pochi mesi di distanza dall’elezione. Lo stesso Consiglio Federale che elesse De Carli, confermò alla vicepresidenza Lelio Speranza ed elesse alla stessa carica don Aldo Benevelli, dell’Associazione Partigiana Ignazio Vian di Cuneo. Guido De Carli resse le sorti della F.I.V.L. fino al luglio 2016, quando venne confermato alla vicepresidenza Lelio Speranza a fianco di Carlo Scotti, esponente del Raggruppamento Autonomo Padano di Voghera, e venne eletto l’attuale presidente, Francesco Tessarolo, il primo presidente federale che non aveva partecipato alla Resistenza, nel segno di un inevitabile avvicendamento generazionale, esplicitamente voluto per rafforzare la F.I.V.L. di fronte alle nuove sfide della società ed ai profondi cambiamenti culturali che la caratterizzano.

I primi 12 articoli della Costituzione repubblicana, contenenti i “Principi fondamentali” dell’ordinamento repubblicano

[1]Radiomessaggio di Sua Santità Pio XII alla vigilia del Santo Natale, in L. Negri, Il magistero sociale della Chiesa, Milano, Editoriale Jaka Book, 1994, p. 181.

[2]L. Valiani, G. Bianchi, E. Ragionieri, Azionisti cattolici e comunisti nella Resistenza, Milano, Franco Angeli Editore, 1971, p. 159.

[3]Ibid., p. 164.

[4]G. Oliva, I vinti e i liberati. 8 settembre 1943 – 25 aprile 1945, Milano, Mondadori, 1994, pp. 192-193

[5]F. L., Settecentomila i «partigiani» ma solo il 40 per cento quelli «veri», in «Corriere della Sera», a. LXXI, n. 99, 1 settembre 1946, p. 1.

[6]Egisto Corradi, I partigiani a convegno, in «Corriere d’Informazione», a. II, n. 212, 9-10 settembre 1946, p. 1

[7]Chiusura del convegno dei partigiani a Firenze, in «Corriere della Sera», a. LXXI, n. 108, 12 settembre 1946, p. 1.

[8]Dai congressi DC dell’Italia liberata (1943-1944) alla prima assise nazionale (1946), a cura di C. Dané, Roma, Edizioni Cinque Lune, 1986, pp. 122-123.

[9]G. Fabris, Storia della Federazione Italiana Volontari della Libertà, Conselve (Padova), Associazione Volontari della Libertà di Padova, 1986, pp. 15-16.

[10]Manifesto costitutivo della F.I.V.L., in https://www.fivl.eu/?/fivl/manifesto-costruttivo-del-1948

[11]G. Fabris, Storia della Federazione, cit., p. 31.

[12]E. Mattei, Scritti e discorsi 1945-1962, Milano, Rizzoli, 2012, pp. 220-221.

[13]G. Fabris, Storia della Federazione, cit., pp. 44-45.

[14]Ibid., p. 47.

[15]A. Ferrando, La lotta continua, in «Europa Libera», a. XXIII, n. 1, 1970, p. 1.

[16]G. Fabris, Storia della Federazione, cit., p. 58.

[17]Ibid., p. 60.

[18]È morto il senatore Taviani. 50 anni al crocevia della politica, in «la Repubblica», a. XXVI , n. 122 , p. 5.